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La storia di Serralunga D’Alba è legata in maniera inestricabile al suo Castello. Anzi la sorte del paese è stata sempre quella del maniero, infatti le case del centro storico sono addossate all’imponente edificio e in parte ne costituiscono l’antico ricetto da cui si accede attraverso una porta costituita da un arco. Le prime notizie del paese risalgono all’anno Mille circa e in quell’epoca probabilmente fu eretta l’alta torre che poi ha costituito il cuore del maniero. Come per altri comuni limitrofi la torre doveva servire soprattutto per il controllo del territorio e per dare l’allarme in caso di pericoli. Il paese fra l’altro si trova a 414 metri d’altezza, un ottimo punto d’osservazione. Nel 1184 il paese è passato sotto il controllo di Bonifacio del Vasto e da lui alla nobile famiglia dei Del Carretto.
Nel 1190 Si sono insediati in paese i Falletti, famiglia che ha dominato per secoli il territorio della bassa Langa. Il castello come lo vediamo oggi è stato edificato da Pietrino Falletti nel XIV secolo, anche se le date non sono precise. Da allora non è più cambiato anche perché non è mai stato abbattuto al contrario di molti altri edifici simili sul territorio. A quanto raccontano le cronache solo una volta è stato preso, il 21 ottobre del 1616 da Do Pedro di Toledo, per tornare poi sotto il controllo dei Savoia grazie a un’azione compiuta 10 giorni dopo dal governatore di Cherasco. Infatti il paese era passato ai Savoia nel 1613.
Non si registrano particolari scossoni nella storia di Serralunga. Il primo presidente eletto della Repubblica Luigi Einaudi nel 1950 si preoccupò che venisse accuratamente restaurato e poi diventasse patrimonio statale.
Una parte della storia territoriale del paese (e soprattutto della sua economia) è legata alla Tenuta di Fontanafredda. Inizialmente dono e luogo di ritrovo per il Re Vittorio Emanuele II e per la Bela Rosin, Rosa Vercellana, è poi diventato grazie al loro figlio Emanuele di Mirafiore una delle più grandi e prestigiose aziende vitivinicole della zona, che hanno contribuito a diffondere e commercializzare il Barolo nel mondo a partire dal 1878. Oggi il paese continua a essere legato strettamente alla vitivinicoltura e soprattutto alla produzione del Re dei vini.