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È stata inaugurata l’8 settembre a Palazzo Mathis, uno degli edifici storici più belli di Bra, la mostra dedicata alla Metafisica (intesa come corrente artistica) intitolata De Chirico - Nunziante, che come evidenzia chiaramente il titolo propone e mette a confronto due giganti dell’arte italiana all’interno della stessa corrente.
Si tratta certamente di un’operazione particolarmente interessante proprio perché mette a confronto due stili simili eppure differenti. Dunque un percorso che gli appassionati d’arte apprezzeranno certamente. Giorgio De Chirico è l’iniziatore e l’esponente più illustre della metafisica mentre Antonio Nunziante è il maestro attuale, colui che ha proseguito e evoluto questo particolare e importante stile artistico. Sono quasi 50 le opere esposte in due piani del dello storico palazzo braidese per offrire ai visitatori un quadro ampio ed esaustivo di entrambi gli artisti.
La metafisica si propone di trasformare il reale in simboli di privare le figure della loro caratterizzazione per mostrarne la natura astratta, dunque metafisica, quasi al di là del reale (allo stesso modo in cui la metafisica in filosofia è lo studio di ciò che si trova al di là del fisico). In questo senso Giorgio De Chirico è giustamente il pittore più emblematico, proprio perché le sue piazze diventano composizioni di volumi geometrici, così come alcune figure umane.
Spiega la curatrice della mostra, Cinzia Tesio: “Molti sostengono che la pittura metafisica faccia parte di una tradizione intimamente italiana, rappresentando il mondo degli oggetti con una “solidità” diametralmente opposta alla “dissoluzione” dell’arte astratta. Questo non si può dire per Giorgio De Chirico e Antonio Nunziante i quali ci privano di un mondo di oggetti sicuro, piuttosto che darcelo: gli artisti spogliano gli oggetti di tutto ciò che era chiaro nella loro funzione, nel loro contesto e significato”.
È stato proprio Giorgio de Chirico, durante il suo soggiorno a Parigi tra il 1911 e il 1915, a usare per primo il termine di metafisica, parlando sia di dipinti propri e delle opere dei grandi maestri del passato; anche il fratello Alberto Savinio (Andrea de Chirico). L’artista è vissuto a lungo, nato nel 1888 è morto a 90 anni il 1978, dopo aver essere diventato uno degli artisti italiani più importanti grazie alla Metafisica.
Antonio Nunziante, nato nel 1956 ha proseguito il percorso della metafisica e questa strada lo ha portato nel 2015 a ricevere la medaglia del Presidente della Repubblica da parte dell’Accademia della Torre di Carrara come rappresentante autorevole dell’arte italiana nel mondo. Alcune sue opere sono state vendute in asta a prezzi superiori i 60.000 dollari.
Entrambi gli artisti, con diversi canoni cercano di destabilizzare lo spettatore. Applicano diversi punti di fuga all’interno di una singola immagine e li dislocano rispetto al punto di vista dello spettatore. Raffigurano oggetti privi di ombre o con ombre inverosimili. Gli interni o gli edifici si mescolano con l’esterno in un gioco in cui appunto il reale viene trasfigurato.
Nunziante, rispetto al suo predecessore, porta avanti alcuni elementi figurativi differenti. I quadri di De Chirico mostrano una totale trasfigurazione degli oggetti tratti dal reale, mentre Nunziante mescola elementi e scene naturali con altri tipici della metafisica. Porte si aprono su paesaggi boschivi, busti classici sono inseriti all’interno vedute marine. L’acqua, sembra entrare in spazi metafisici. In questo senso il suo stile mostra da una parte una maggiore vicinanza ai canoni della pittura italiana rinascimentale, dall’altra una sorta di sguardo metafisico sul mondo.
La mostra braidese resterà aperta al pubblico fino a domenica 8 novembre. Per ulteriori informazioni: www.turismoinbra.it/de-chirico-e-nunziante-in-mostra-a-bra-oltre-le-apparenze