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Il castello di Serralunga D’Alba è un’edificio storico davvero splendido, unico nel suo genere, originale, autenticamente medievale, ma allo stesso tempo fuori dagli schemi.
Passare per le Langhe senza ammirarlo è realmente un peccato. Spicca anche da molto lontano per la sua struttura longilinea. A vederlo da alcuni punti si potrebbe dire che si tratta di un torre molto alta e massiccia.
in realtà la torre come per molti altri castelli langaroli come quello di Grinzane o di Barolo è stato il primo nucleo, preesistente alla nascita del maniero. La rete di torri intorno all’anno mille o poco dopo aveva funzione difensiva, di controllo e di segnalazione. Le torri poste sulla cima delle colline si vedevano anche a grande distanza e l’allarme sull’arrivo di un esercito ostile (quali ad esempio i pirati saraceni intorno all’anno mille) poteva giungere molto velocemente anche a grandi distanze. Da Serralunga per esempio si vedevano le torri di Albaretto Torre, Castiglione Falletto, Grinzane Cavour.
Poi sono giunti in Langa da Asti i Falletti una famiglia di bancheri che arricchendosi aveva acquisito anche potere nobiliare. Uno dei momenti migliori per questa dinastia è il XIV secolo: Giacomo II di Barolo divide per i suoi cinque figli il territorio sotto il suo controllo. A Pietrino tocca Serralunga e questi decide che nei pressi della torre dovesse sorgere un castello, in sostanza il primo nucleo viene allargato in maniera tale da diventare edificio e fortezza.
La struttura del castello di Serralunga risale dunque al XIV secolo e sostanzialmente è rimasta invariata da allora al contrario di tanti altri manieri presenti in Langa (anche in questo è molto originale). Pietrino lo ha realizzato seguendo lo stile dei Donjon francesi, ovvero manieri massicci, ma che mostrano una certa eleganza grazie alla loro struttura slanciata verso l’alto. In questo senso il maniero non ha mai perso la sua originaria natura di struttura militare e difensiva, mantenendo comunque eleganza e bellezza come per una dimora signorile. Pietrino Falletti probabilmente voleva che quel palazzo fosse funzionale e bello allo stesso tempo. Fra l’altro dal punto di vista architettonico si tratta di un edificio unico in Italia è possibile che Pietrino Falletti abbia affidato la progettazione a architetti francesi. Purtroppo le notizie sulla sua realizzazione sono carenti. Non si sa di preciso quando sia stato completato anche se la data del 1357 è particolarmente importante in quanto Gioffredo II figlio di Pietrino è stato investito dei suoi privilegi al suo interno.
La struttura è realizzata in pietra e ricoperta di mattoni esternamente. Si possono ancora notare le strutture difensive soprattutto all’ingresso, particolarmente efficaci contro un eventuale assalto nemico. Eppure anche esternamente si possono notare eleganti elementi ornamentali come le bifore, i merli ghibellini e fasce di archetti pensili alle finestre. Oltre alla antica torre centrale quadrata, quella originaria ce n’è una una seconda un po’ più bassa sul lato di nord est. Si tratta di una torre cilindrica di cortina, un elemento architettonico diffuso nei castelli rurali, affermatosi nell’area francese sotto il regno di Filippo Augusto. In Langa si trovano in diversi manieri (per esempio a Grinzane ce ne sono due piccole), ma nelle strutture dei Falletti è molto rara. Quella di Serralunga è piuttosto massiccia e aveva soprattutto una funzione militare e difensiva. Un altro particolare curioso della costruzione riguarda le facce adiacenti che non sono perpendicolari, ma inclinate di circa 10 gradi.
Certamente il maniero originariamente terminava con la merlatura sulle torri e il tetto è stato aggiunto successivamente. Così doveva esserci un fossato in principio, che presto è scomparso perché in Langa l’acqua era scarsa e occorreva conservarne il più possibile in una cisterna (attraverso la raccolta di quella piovana) per resistere i più possibile a un assedio. Sembra che alla fine del XIV secolo l’edificio sia stato sopraelevato di un piano per offrire più spazio alla presenza di soldati. Attualmente conta bel quattro piani.
La sua struttura è stata realizzata talmente bene da risultare imprendibile. Numerosi eserciti sono passati da Serralunga occupando il paese, ma evitando di tentare l’assedio al castello: questo probabilmente ha permesso alla struttura di resistere inalterata per secoli (al contrario di altri castelli langaroli che sono stati modificati in fasi successive). Il maniero è stato occupato solo una volta da Don Pedro di Toledo, governatore di Milano il 21 ottobre del 1616, ma fu poi ripreso dieci giorni dopo, nella notte dei Santi dal Governatore di Cherasco con 700 soldati, per conto del Duca di Savoia.
A testimoniare la funzione non solo militare del maniero di Serralunga ci sono altri elementi interni, come una serie di affreschi datati XV secolo di autore ignoto. Vi è rappresentato San Francesco D’Assisi, che secondo una popolare leggenda è passato dalle Langhe, il martirio di Santa Caterina D’Alessandria, San Giovanni Battista e Sant’Antonio da Padova. Non ci sono certezze sull’autore, si ipotizza sia stato Giorgio Turcotto,la cui unica opera firmata si può trovare a Sommariva Perno e risale al 1467. Lo stile mostra un’influenza della fase tardogotica, i colori sono molto vivi e la scena del martirio anche piuttosto cruda. Il committente forse è stato Teobaldo Falletti che nel 1466 acquistò parte del maniero da Samuele Falletti, ma non ci sono altri indizi utili.
Non manca nemmeno un locale adibito a cantina in una zona al di sotto dell’ingresso principale, che in realtà probabilmente doveva contenere ogni sorta di mercanzia proveniente dal contado.