Tu sei qui

anViagi 152Sbagliando Strada

Vaglio Serra

Diego De Finis18 maggio 2016

Il comune si trova come molti altri nella zona appoggiato sulla sommità di una collina, confinante con Vinchio. Questa vicinanza è importante anche in termini economici. Posto a 278 metri sul livello del mare è stato abitato presumibilmente dagli antichi Liguri prima dell'arrivo dei Romani. Il suo nome, derivante dal latino, (Vallum, Vallium) fa capire che soprattutto per la sua posizione la località è stata un prezioso nodo strategico per il controllo del territorio. Il primo documento che ne attesta l'esistenza risale al 984 e successivamente dal XII secolo in aventi il suo destino si è legato in vario modo al Marchesato di Incisa, nel cui territorio è stato inserito per molto tempo, conteso anche da Asti e dal Monferrato. Con la caduta del potentato di Incisa (1545) Il paese entro nei domini dei Gonzaga di Mantova, eredi del Marchesato del Monferrato e vi restò fino al 1713, quando entrò a far parte del regno costruito dai Savoia. Nel 1734 i sovrani diedero ad Ascanio Crova il titolo onorifico di barone su Vaglio.

Oggi il paese offre al visitatore una struttura architettonica piacevole, caratterizzata soprattutto dalla parte più alta, dove sorgono a breve distanza l'uno dall'altro la chiesa di San Pancrazio e la confraternita. Anche il municipio si trova a pochi metri e si trova all'interno di quello che fu il castello di Vaglio e successivamente il palazzo signorile. La struttura del maniero si può notare ad uno sguardo attento.

Dal punto di vista produttivo Vaglio è zona vocata per la produzione di Barbera D'Asti. Di particolare importanza la cantina sociale di Vinchio e Vaglio, posta al confine fra i due paesi. Dal territorio nasce anche il Moscato d'Asti e l'Asti spumante. Il turista può essere interessato anche a visitare la Val Sarmassa, riserva naturale protetta che propone agli appassionati numerose specie tipiche dell'Astigiano, fra fauna e flora.