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La corsa delle botti di Nizza

Diego De Finis8 giugno 2016

Ogni anno alla fine della primavera Nizza Monferrato celebra uno dei suoi riti più attesi e consolidati. Una corsa che coinvolge la città e i dintorni, radicata profondamente nella storia del territorio: si tratta della Corsa delle botti.

Questa competizione prende il suo spunto dalla storia cittadina e da un mestiere ormai dimenticato, quello dei bottai. Nizza era un centro vinicolo importante già nel XIX secolo: In particolare si era sviluppato il settore della lavorazione delle botti. Infatti queste, insieme ai fusti erano il mezzo utilizzato solitamente per il trasporto del vino. Col tempo i fabbricanti di botti hanno maturato una certa perizia tecnica nella realizzazione del loro prodotto, tale da essere definiti bottai. In sostanza pur essendo un mestiere faticoso, richiedeva specializzazione e abilità: Si lavorava a cottimo nell’arco di 4 o 5 giorni la settimana, non c’erano orari e l’ambiente di lavoro non era certo ideale, fra il rumore incessante dei martelli, il contatto col fuoco, la polvere di tannino. Per gli apprendisti che cominciavano questo mestiere da giovani non era facile acquisire le conoscenze che li avrebbero resi bottai, si trattava di tecniche di cui gli artigiani erano gelosi.

Questo mondo, scomparso dopo la seconda guerra mondiale con l’avvento dei recipienti in acciaio per il trasporto del vino e di nuove tecniche e sistemi per l’imbottigliamento, ha dato vita a una curiosa tradizione che ha poi ispirato la corsa di Nizza. La consegna dei fusti completati a domicilio veniva affidata agli apprendisti o garzoni (ghersonèt): non c’era modo migliore (e più divertente) che far rotolare queste botti per le vie cittadine fino a destinazione. E ci si incrociava naturalmente fra le strade del centro e i giovani apprendisti, per divertirsi, ingaggiavano fra loro competizioni per chi arrivava prima a destinazione.

A loro si ispira la corsa delle botti la cui prima edizione si è svolta nel 1978. Si tratta dunque di un evento ormai entrato nella tradizione cittadina e non solo. La competizione coinvolge le cantine di Nizza e del territorio circostante, oltre ai piccoli centri. Ogni squadra è costituita da 3 o 4 spingitori e un responsabile, che a turno possono darsi il cambio nel far rotolare la botte. C’è un ferreo regolamento che stabilisce il peso delle botti, il percorso delle gare, finanche l’età dei partecipanti (che devono essere maggiorenni). La corsa si svolge nell’arco di due giorni, un sabato e una domenica con lo svolgimento prima di batterie di qualificazione a cronometro e poi di semifinali e finale e eliminazione diretta. Una giuria controlla l’andamento e della competizione e in caso di irregolarità può squalificare una squadra.

Per informazioni: www.corsadellebottinizza.it