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Le Valli Belbo, Bormida e Uzzone sono caratterizzate da sempre dalla presenza di antichi muretti a secco in blocchi di arenaria, che hanno scolpito gli scoscesi pendii delle valli ed hanno strappato al bosco strette lingue di terra da coltivare.
L’esposizione a solatio (i surì), la mitigazione del microclima per la lenta cessione notturna del calore accumulato dalle pietre durante il giorno, la brezza proveniente dal mare (il marín) e la superficie piana dei terrazzamenti che consente di sfruttare tutta la preziosa acqua piovana, costituiscono il terroir ideale per la coltivazione del vitigno Dolcetto, un classico delle Langhe, che esprime un vino di rara finezza ed autenticità, ricco di sentori e profumi particolari.
Questo vino, frutto di tenace volontà e della fatica di intere generazioni, rappresenta un significativo legame tra l’uomo e le aree più vocate del territorio.
La Regione Piemonte alla fine degli anni ‘90 ha istituito anche l’Ecomuseo dei Terrazzamenti e della Vite con sede a Cortemilia sul bel bricco di Monte Oliveto.