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Resterà aperta fino allʼ8 dicembre, dopo lʼinaugurazione dellʼ8 settembre presso le sale di Palazzo Mathis nel centro di Bra la mostra Dal futurismo al contemporaneo: “La macchina del movimento”.
Il Futurismo è il movimento artistico del momento nel territorio Albese e braidese, visto che la capitale delle Langhe ospita una retrospettiva su uno dei grandi maestri di questa corrente culturale, ovvero Giacomo Balla. Lʼesposizione braidese invece è collettiva, propone quadri di vari autori (fra cui lo stesso Balla) nel tentativo di mostrare lʼevoluzione del Futurismo nel campo artistico dallʼesordio con i grandi artisti di inizio Novecento fino al dopoguerra.
La macchina e movimento sono i temi principali dellʼesposizione, così come erano lʼossessione del futurismo stesso. Il movimento che a partire da Filippo Tommaso Marinetti in letteratura guardava alle macchine con entusiasmo, alla velocità con estasi. Il futuro è la macchina e il movimento voleva esaltarla così come si proponeva di cantare il tempo della velocità del movimento, da rappresentare artisticamente, lo ha fatto Marinetti in letteratura, lo hanno fatto vari pittori come Balla, Sironi, Fillia, e altri nella pittura. Così il futurismo pittorico si impone come movimento di rottura degli schemi del passato, con un entusiasmo tale da spingere Giacomo Balla a firmare una delle sue opere, quella esposta a Palazzo Mathis, Balla futurista. A Torino, la città industriale e operaia, la città italiana delle macchine per eccellenza, il movimento è rappresentato da Fillia (al secolo Luigi Colombo) che nei suoi quadri mostra unʼimpronta anche proletaria.
Fra le opere presenti a Bra ci sono anche quelle di Enrico Prampolini e Mario Sironi, Giorgio De Chirico. Lʼesposizione guarda allʼevoluzione del movimento artistico futurista oltre i primi trentʼanni del Novecento, così negli anni Sessanta in Italia il movimento è stato rappresentato soprattutto come luce e onde in opere ormai astratte. Più si prosegue in questo viaggio avvicinandosi agli ultimi anni del Novecento più i quadri assumono caratteri pop con colori accesi. Peraltro se vogliamo le opere futuriste hanno fin dagli esordi una vaga somiglianza con la grafica, anche per quel desiderio di rappresentare la civiltà delle macchine e della velocità e di esaltarla. Quella civiltà che oggi è quotidianità che pervade tutti noi. Proprio per questo la conclusione del viaggio braidese porta alla conclusione che, da movimento di rottura, il Futurismo è poi tornato nel sistema, visto che macchina e velocità sono proprio elementi costitutivi del mondo attuale. Fra gli altri artisti in mostra ci sono anche, con le loro opere, Bruno Munari e Alberto Biasi.
La mostra, curata da Cinzia Tesio, è organizzata dal Comune di Bra e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bra, con allestimento di Colombo Art Design e direzione artistica di Maurizio Colombo. Lʼingresso è gratuito.
Per ulteriori informazioni: www.turismoinbra.it/dal-futurismo-al-contemporaneo-la-macchina-del-movimento-in-mostra-a-bra