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Cravanzana si trova a 585 metri sopra il livello del mare, sulla sommità di una collina che si affaccia sull'Alta Valle Belbo, fra boschi e noccioleti. Se è discussa l'origine del suo nome, si sa che nel XII secolo ha fatto parte del Marchesato di Cortemilia. Nel 1337 parte del territorio è stata ceduta agli Scarampi una delle famiglie più potenti di Asti. Nel 1432 le truppe del conte Francesco Sforza, alla guida dell'esercito di Milano, devastarono il territorio, causando danni anche al castello.
Cravanzana è passata sotto il controllo dei Savoia in seguito alla Pace di Vienna del 1735.
Il castello in tempi recenti è stato proprietà della famiglia Ferrero che l'aveva trasformato in una colonia estiva per i figli dei dipendenti della fabbrica di Alba. Poi è stato comprato da Guido Zerbetto che lo ha ristrutturato. Edificio militare massiccio risulta essere stato realizzato da Bonifacio del Vasto nel 1130, ma la famiglia a cui viene collegato è quella dei marchesi Fontana.
Nel paese si può anche ammirare l'Oratorio di San Rocco che insieme chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Vitale si trova al centro del paese. Gli abitanti del paese hanno anche voluto erigere una chiesa per onorare la Madonna, è la Confraternita dei battuti dedicata all'Immacolata concezione, detta anche chiesa bassa, che risale al 1751 in stile tardo barocco.
La produzione della nocciola è indubbiamente una delle voci più importanti dell'economia del territorio, tanto che Cravanzana può vantare uno dei territori più estesi in Piemonte coltivati come noccioleti. Non a caso fra le escursioni possibili per il turista c'è l'anello della nocciola, insieme alsentiero della Valle Belbo.