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È molto probabile che il nome di Lequio Berria, paese che si trova a 715 metri sul livello del mare, derivi dal celtico Leak che stava a indicare una pietra miliare. Questo fa capire quanto antiche siano le origini del paese, addirittura preromane. Nel Medioevo è menzionato per la prima volta nel 1001 in un diploma di Ottone III. Da Bonifacio del Vasto il suo territorio passo fra i domini del marchese di Clavesana Ugone, per poi arrivare ai Del Carretto. C'è anche la parentesi dei marchesi di Saluzzo per arrivare alla Pace di Lione del 1601 che segna l'arrivo dei Savoia.
Come tutte le località in cima a una collina anche Lequio ha avuto un castello, di breve vita. Aveva la forma di un massiccio torrione qquadragolare e invece di venire devastato nel corso di una battaglia è stato smantellato a causa delle spese eccessive necessarie al suo mantenimento. Questa demolizione risale stando alle testimonianze al 1173. I resti tuttavia si possono ancora vedere oggi nel concentrico.
Inoltre si può vedere anche la vecchia chiesa di San Rocco posta in centro. Edificata probabilmente nell'XI secolo mostra linee molto semplici ma conserva anche affreschi dei secoli XIX e XV, con la raffigurazione di episodi evangelici. Fuori dal centro si può ammirare il Santuario della Madonna della Neve, meta di pellegrinaggi e sede alcuni interessanti affreschi del XV secolo
Il paese ha dato i natali a uno dei più celebri liutai della storia della musica ovvero Giovanni Francesco Pressenda, nato nel 1777. A lui è dedicata una statua in paese.
Il territorio offre anche prodotti tipici di pregio come la nocciola Tonda gentile, salumi artigianali e il vino Dolcetto.