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Alcuni studiosi ritengono che La Morra abbia origini romane; in ogni caso le origini di cui ci restano tracce documentate fanno risalire i primi insediamenti di Murra (che significa "recinto di pecore") a un'iniziativa della città di Alba Pompeia. Nel 1201 un documento riporta che gli abitanti erano dediti principalmente alla pastorizia e la loro economia gravitava intorno al monastero benedettino di San Martino di Marcenasco. Nella seconda metà del XIII secolo il paese e il suo castello passano sotto il controllo di Carlo d'Angiò. nel 1340 fu Pietrino Falletti che ne acquisì il controllo, pagando tremila fiorini. Risale al 1402 la concessione degli statuti che regolavano la vita della comunità e nei quali compare per la prima volta la citazione del vitigno Nebbiolo (Nebiolium). Successivamente si sono alternati sul territorio prima i marchesi del Monferrato e poi i duchi di Milano. La distruzione del castello risale al XVI secolo quando il territorio è stato oggetto delle devastazioni prodotte dalle truppe spagnole e francesi.
Il passaggio al controllo di Casa Savoia risale al 1631 e rappresenta per La Morra per certi versi un momento di rinascita. Il paese si sviluppa intorno alla torre civica, con una struttura a raggiera. Nei decenni successivi viene edificata la chiesa parrocchiale dedicata a San Martino, in stile Barocco e dalla struttura imponente. Il progetto è di Michelangelo Garove che ha lavorato anche alla reggia sabauda di Venaria Reale. La chiesa ha anche un altare di pregio realizzato in marmi pregiati. Tra le opere pittoriche da segnalare la pala dell'altare maggiore dedicata alla madonna col bambino e i santi Martino e Crispino, dipinta dall'artista di Canelli Giovanni Carlo Aliberti. La chiesa di San Rocco è stata edificata grazie a un ex voto dei Confratelli Turchini per lo scampato pericolo da un'epidemia di peste. É stata realizzata fra il 1716 e il 1750 in stile Barocco, di fronte al palazzo comunale. Del periodo medievale oggi restano le antiche mura, denominate i bastioni, oltre i quali si sono sviluppati i nuovi quartieri a partire dal XIX secolo. Il paese nel XX secolo, fra il 1943 e il 1945, è stato al centro della lotta di Resistenza contro i fascisti e i nazisti che occupavano il nord Italia. In località Cerequio nel 1944 l'esercito occupante attuò una tremenda rappresaglia contro i partigiani.
Molte sono le ragioni che spingono il visitatore a giungere a La Morra. Certamente l'enogastronomia, visto che il paese, post a 513 metri sul livello del mare è nel cuore delle colline del Barolo. Alcuni dei più importanti produttori del Re dei vini sono lamorresi. non a caso la manifestazione più nota è la Mangialonga, camminata fra le vigne con tappe culinarie che ogni anno si svolge alla fine di agosto. La vocazione vitivinicola viene ricordata in piazza Castello dal monumento al vignaiolo. Da questo spazio nel centro storico si può ammirare un ampio e bellissimo panorama sulle Langhe. Da vedere anche l'Abbazia dell'Annunziata che propone ancora testimonianze di arte romanica e ospita il Museo del vino realizzato da Renato Ratti.