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Si conclude il 26 ottobre la mostra 500 anni di arte: grandi artisti in un piccolo stato, allestita nel castello di Monastero Bormida.
Il progetto culturale dietro il progetto è quello di offrire ai visitatori un ampio quadro degli artisti che hanno lasciato un segno del proprio passaggio nel Monferrato, per offrire anche l'impronta dell'identità culturale di un'area che è stata per lungo tempo amministrativamente autonomo.
L'esposizione nella splendida cornice del castello di Monastero propone almeno un'opera di ogni grande autore. L'allestimento si apre con tre giganti della pittura piemontese come Gianni Martino Spanzotti, Macrino d'Alba e Gandolfino da Roreto, che rappresentano il passaggio dalla figurazione gotica del medioevo e quella protorinascimentale. Non manca nemmeno Guglielmo Caccia detto "Il Moncalvo" e la figlia Orsola, le cui opere sono essenzialmente di tema ecclesiale, in un periodo come quello della Controriforma in cui i committenti hanno la necessità di mostrare in modo semplice al popolo il messaggio cristiano.
Con Nicolò Musso si apre l'età del Barocco e l'influenza pittorica di Caravaggio. Non mancano Pietro Ivaldi di Ponzone, detto il Muto, che ha lavorato molto nelle chiese monferrine nel XIX secolo; poi Giulio Monteverde, Angelo Morbelli, Pelizza da Volpedo, Carlo Carrà, Ego Bianchi, che rappresentano le mille sfaccettature dell'arte del XX secolo. Una mostra che propone opere di maestri di fama internazionale accanto a artisti conosciuti localmente tutti accomunati dall'attività nel Monferrato.
Questa terra di mezzo tra il Piemonte del nord e la Liguria è un territorio ricco di storia e crocevia di vari influssi culturali e artistici. La mostra si propone quindi anche di mostrare le tante tendenze che l'hanno attraversata contribuendo a plasmarne la complesse a sfaccettata identità.
Per informazioni: www.arteneidintorni.it/project/il-monferrato-500-anni-di-arte-grandi-artisti-un-piccolo-stato-28-giugno-al-26-ottobre-2014