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Fino al 31 dicembre (una sorta di regalo di Natale per tutti gli appassionati di arte), Palazzo Mazzetti ad Asti propone la mostra: Dal cuore del museo – Acquisizioni e donazioni dall'Ottocento a oggi.
Si tratta di un’esposizione di opere di proprietà dello storico museo di Asti, grazie alla numerose donazioni di cui è stato fatto oggetto fin dal XIX secolo. Infatti era abitudine almeno fino a qualche tempo fa, per chi proponeva una propria mostra all'interno di una istituzione culturale, donare una propria opera al termine dell'esposizione. A queste vanno aggiunte le donazioni spontanee effettuate, da singoli artisti, istituzioni, privati facoltosi. In questo modo il museo di Asti è diventato proprietario di una grande patrimonio di opere d'arte. Magari non si tratta di grandissimi pittori, ma queste tele rappresentano oltre che un patrimonio artistico di indiscutibile valore anche uno sguardo retrospettivo sulla storia della città.
Non sono pochi infatti gli scorci dedicati alla città, dipinti soprattutto nel XIX secolo, più di un'opera segue lo stile dei Macchiaioli, che nella seconda metà di quel secolo dedicarono la loro arte a scorci paesaggistici o scene di vita quotidiana. Sempre dall'Ottocento arriva una serie di ritratti dei facoltosi borghesi astigiani, realizzati soprattutto da Michelangelo Pittatore. Ci sono anche alcune opere importanti, realizzate per polemica, come quelle di Ottavio Baussano che protestava nel 1933 per la distruzione di alcuni storici edifici cittadini come Palazzo Catena. Ne ha ritratto alcuni dettagli, donandoli poi a Palazzo Mazzetti per ammonire gli astigiani su ciò che stavano perdendo. Anche grazie a lui restano testimonianze di opere che purtroppo sono andate perdute.
Non mancano nemmeno dipinti di arte contemporanea, scene di vita quotidiana. In sostanza La mostra offre al visitatore non solo un panorama sui principali artisti astigiani fra Ottocento e Novecento, ma anche uno spaccato della vita cittadina. Ogni quadro è accompagnato, da una targhetta che indica le informazioni essenziali, fra cui anche il donatore che lo ha ceduto a Palazzo Mazzetti. Un'esposizione interessante anche in virtù del fatto che si può ammirare senza pagare nulla (l'ingresso è gratuito).
Si tratta della prima di una serie di esposizioni che il museo intende fare per valorizzare il proprio patrimonio artistico, un tesoro prezioso (al di là del valore delle opere) che rappresenta il cuore dell'istituzione museale.
Per informazioni: www.palazzomazzetti.it/?p=4833