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Al centro di Torino, in piazza Castello, c’è un palazzo che è allo stesso tempo una delle testimonianze storiche più importanti del capoluogo sabaudo e contenitore per una straordinaria collezione di arte e reperti archeologici di tutto il Piemonte: in due parole un museo straordinario, come buona parte dei musei torinesi.
Si tratta di Palazzo Madama, che dopo essere stato una porta d'ingresso della romana Augusta Taurinorum, nel medioevo è diventata fortezza per difendere la città. Successivamente è stata il castello dei principi d’Acaja, mentre fra XVII e XVIII secolo le Madame reali lo hanno scelto come loro residenza (e una splendida sala interna lo dimostra). Infine prima di essere lo splendido museo attuale, è stato la sede del primo Senato del Regno di Sardegna, su volontà di Carlo Alberto e successivamente del Regno d’Italia, alla sua nascita.
Quanto finora scritto sarebbe una buona ragione per visitarlo, in più dal 1934 ospita una splendida vastissima collezione d’arte e storia e tante mostre, si tratta di una delle sedi più prestigiose per la cultura italiana.
Palazzo Madama si divide in vari piani, ognuno dedicato a un’area storica. La visita parte dal piano terra, all’altezza della biglietteria. In questo settore si trovano reperti molto preziosi risalenti al medioevo e al rinascimento. Una delle caratteristiche principali che emerge immediatamente è che la collezione spazia fra diverse forme d’arte: la prima sala per esempio è una splendida collezione di corii e addobbi lignei provenienti da splendide chiese piemontesi, perfettamente conservate. Squisite opere intagliate e scolpite nel legno. Si passa a una sala più grande che conserva reperti di ogni tipo, dai frammenti di ornamenti delle chiese a gioielli e reperti archeologici importanti risalenti al periodo compreso fra medioevo e rinascimento. Le testimonianze medievali in particolare riguardano l’arte gotica. Non mancano opere di importanti pittori rinascimentali come Macrino D’Alba, Gandolfino da Roreto, Defendente Ferrari, Giovanni Martino Spanzotti. al fondo della sala sulla sinistra si trova l’accesso a una saletta piccola ma molto preziosa poiché contiene, in una luce bassa che ne valorizza ogni particolare, uno dei capolavori del Rinascimento italiano, il Ritratto di uomo di Antonello da Messina, incontro fra la perfezione formale del rinascimento italiano e l’espressività visiva dell’arte del nord Europa, vero gioiello e simbolo della collezione del museo.
Il percorso mostra ancora lapidari medievali per farci giungere alla sala da cui si lascia il palazzo. Di qui si può salire o scendere. A nostro parere meglio scendere perché il piano sottostante offre ancora testimonianze medievali preziose e qualche reperto romano come la testa bronzea dell’imperatore Tiberio del I secolo d. C. Si segnala uno splendido mosaico medievale, caratterizzato da figure fantastiche, umane e zoomorfe, per certi versi anomalo se si considera che risale al decennio fra il 1120 e il 1130. In questa zona si può proseguire la visita ammirando preziose testimonianze in pietra di epoca medievale, oppure uscire nel giardino che è stato realizzato seguendo i canoni cari ai botanici dell'epoca. Dunque nel cuore della metropoli si può ammirare un giardino medievale che circonda interamente lo splendido palazzo. Di qui una delle torri permette al visitatore di arrivare fino al punto più alto del palazzo (la cima della torre) da cui ammirare a 360° lo skyline di Torino con i principali monumenti bene in vista (col bel tempo lo spettacolo è garantito).
Adesso però meglio tornare sui nostri passi per ammirare il resto del museo. Rientrati nella sala da cui è segnalata l’uscita dal palazzo, occorre prendere la scala interna di una delle torri che conduce al secondo piano. Qui si possono ammirare splendide testimonianze di epoca barocca. Le sale sono molto grandi e normalmente permettono l’allestimento delle mostre estemporanee, sia provenienti dai grandi circuiti internazionali, sia organizzate dalla direzione del museo. Anche perché Palazzo Madama è talmente ricco di reperti da poter allestire mostre tematiche praticamente su qualsiasi tema e periodo storico. Le opere di proprietà del museo sono invece preziosi ritratti di nobili del periodo compreso fra XVII e XVIII secolo. Non mancano nemmeno testimonianze del prezioso antiquariato Barocco. Una delle sale più belle del piano sicuramente è la sfarzosa Camera di Madama reale, realizzata fra il 1708 e il 1715 come stanza da letto di Maria Giovanna Battista. la volta riporta il Trionfo di Madama reale di Domenico Guidobono e il ritratto di Carlo Emanuele II di Savoia, all’interno di un ambiente dominato dal colore rosso vivo. Può sembrare secondario ma a questo piano si trova anche la caffetteria. Per chi legge anViagi naturalmente il momento di gustare qualcosa di buono non è assolutamente secondario. La caffetteria propone per lo più prodotti da colazione oppure da piccolo break, in una splendida sala caratterizzata da dipinti a tema oppure in un salotto circondato da vetrate che offrono la possibilità di ammirare piazza Castello. Difficilmente si trova un bar o un caffé con ambienti tanto raffinati e spettacolari. L’ultimo piano del museo è dedicato alle arti decorative, suddivisa attraverso tre sale: quella dei vetri e avori, subito all’ingresso: si tratta della preziosa collezione del marchese Emanuele Taparelli d’Azzeglio. Di qui si entra in un enorme e spettacolare salone ricco di collezioni di maioliche e porcellane firmate dai marchi più prestigiosi del passato e del presente per questo genere di artigianato. Infine la sala dei tessuti per completare il quadro relativo alle arti decorative.
A questo punto la visita è completa e tornando sui nostri passi, al primo piano si può uscire da Palazzo Madama, dopo una visita che, se fatta con cura e la giusta attenzione per ogni pezzo della collezione, può durare un’intera giornata.
Per informazioni: www.palazzomadamatorino.it