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Nizza Monferrato è una località di origine tipicamente medievale. La sua data di nascita è ormai riconosciuta come il 1225, quando il comune sorse intorno all’abbazia di San Giovanni in Lanero dalla fusione di sette castelli che si trovavano in prossimità, distrutti da Alessandria che stava combattendo una guerra contro Asti.
Curioso è anche il nome originario della cittadina. Infatti si chiamava Nizza della paglia. Ci sono due ipotesi legate a questo nome: dipende dall’abitudine di realizzare i tetti delle abitazioni con erbe essiccate; oppure che lungo un corso d’acqua nelle vicinanze si trovasse una grande quantità di paglia.
Nizza è nata nell’epoca dei liberi Comuni italiani e si è subito caratterizzata come centro strategico, incroci fra territori e potentati differenti, i Savoia, il Monferrato, il ducato di Milano che si espandeva da est. Nel 1264 la città entrò a far parte del Monferrato e 4 anni dopo subì l’assedio delle truppe di Carlo d’Angiò per 40 giorni. E’ rimasta nell’area del marchesato del Monferrato fino alla fine del XV secolo. Fra gli altri eserciti che sono passati dal territorio c’è anche quello di Carlo VIII, re di Francia nel 1495.
Nel XVI secolo i Gonzaga di Mantova ereditano il marchesato del Monferrato con tutti i suoi territori, compresa Nizza. Questo episodio da il via a una serie di scontri che hanno caratterizzato il XVII secolo: nel 1613 fu Carlo Emanuele I di Savoia a porre l’assedio alla città, venendo sconfitto; fra il 1625 e il 1647 si registrarono ben cinque assedi di francesi e Spagnoli, l’ultimo fu particolarmente distruttivo, Nizza venne rasa al suolo, insieme alla sue mura. Il tormento del comune si concluse all’inizio del XVIII secolo con l’annessione da parte dei Savoia che riconobbero il titolo baronale alla famiglia Crova.
La situazione economica di Nizza migliorò notevolmente col ritorno della coltivazione e lavorazione della seta, che era stata attività fiorente nella prima parte della storia cittadina fino al turbolento periodo delle guerre. La fine di questo secolo fu caratterizzata dallo scontro fra rivoluzionari e controrivoluzionari legati alle vicende della Rivoluzione francese. Col ritorno dei Savoia un personaggio importante venne eletto sindaco: Pio Corsi di Bosnasco che diede l’avvio a cambiamenti radicali e importanti, come il primo sistema di illuminazione pubblica (con fari a olio) la rete fognaria e una efficiente rete stradale. Morto prematuramente nel 1829, i nicesi lo ricordano con particolare affetto. Un altro personaggio di capotale importanza per l’economia di tutto il territorio è Francesco Cirio che ha fondato l’omonima industria conserviera ancora oggi nota in tutta la penisola.
Oggi Nizza è considerata soprattutto il centro del territorio della migliore Barbera d’Asti, a cui è dedicata anche l’Enoteca regionale. Un altro prodotto tipico è il cardo gobbo, che diventa ideale accompagnamento per la bagna caöda. Un altro appuntamento che il turista non può mancare è quello con la corsa delle botti, che si svolge ogni anno a giugno e coinvolge tutta la cittadinanza.