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Camo è un paese molto piccolo, posto sulla sulla dorsale di un colle che si affaccia sulla Valle Belbo. Si trova a un'altezza di 485 metri sul livello del mare e ha una struttura urbanistica particolare: il centro si trova raggruppato intorno a un colle sul quale sorge la chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli col suo campanile.
Ci sono poche notizie sulla storia del paese per lo più risalenti all'opera dedicata ai Comuni piemontesi realizzata nel XIX secolo da Casalis. Questo molto probabilmente a causa di due eventi catastrofici: l'incendio del paese causato dalle truppe spagnole nel 1558 e la distruzione dell'archivio comunale risalente al biennio della Repubblica di Salò. Difficile dunque trovare documenti relativi alla sua storia. Il primo documento storico in cui compare è un decreto ufficiale dell'imperatore Ottone III risalente al 1001, nel quale la comunità viene confermata fra i possedimenti del marchese Olderico Manfredi. Come gli altri paesi vicini certamente il paese è stato fra i possedimenti dei marchesi di Busca. Nel 1324 è entrato nel territorio del Monferrato per passare ai Savoia definitivamente nel 1631.
Non ci sono notizie antiche sulla chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli. Nel 1934 venne riconosciuta pericolante e interdetta al culto, di qui la decisione di demolirla e ricostruirne una nuova, cosa che avvenne nel 1939. Fra il 1928 e il 1947 Camo è stato accorpato al territorio di Santo Stefano Belbo, per poi tornare comune indipendente con l'avvento della Repubblica.
In paese si producono ottimi vini quali Dolcetto, Moscato e Freisa. per il resto la terra offri anche ottime nocciole, la Tonda gentile di Langa. Il visitatore, se appassionato di escursionismo, può percorrere la strada che dal centro porta verso località Dornere, in questo modo godrà di uno splendido sguardo sulle colline langarole.