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Il centro attuale di Cossano Belbo ha origini medievali, la sua esistenza è attestata per la prima volta in un documento del XII secolo, tuttavia vari ritrovamenti archeologici fanno pensare a un nucleo abitato nella zona anche in epoca romana. Sono stati trovati cippi funerari, iscrizioni lapidarie porzioni di strada lastricata. Questi ritrovamenti son concentrati in località Maccario e Casareggio, sulla riva sinistra del Belbo. Sono state trovate fondamenta romane anche n località Castello dell'Imperatore, sulla strada che porta a Castino. Forse si trattava di una torre di guardia posta lungo la via che collegava Alba Pompeia con Cortemilia.
Mentre le carte antiche ci indicano passaggi di controllo ai vari nobili della zona (principalmente i Busca) si sa pochissimo sull'evoluzione sociale e architettonica del paese. Il centro originario si trovava in quella che oggi è chiamata regione Borgo, mentre l'attuale concentrico cossanese era il luogo del castello ora perduto. Non si sa quando c'è stato il trasferimento della popolazione né se si sia trattato di un evento traumatico o un cambiamento lento. Senza contare che non si conosce con precisione il destino del castello. Nel 1355 Carlo IV menziona il paese riferendosi a castro e villa, dunque il castello ancora esisteva in quell'anno.
Dal punto di vista storico il paese è stato per secoli sotto il controllo della famiglia nobiliare dei Busca, che formalmente si erano sottomessi ad Asti. Cossano dunque è stata nel Monferrato, a parte l'occupazione di Francesco Sforza. La conquista da parte di Carlo Emanuele di Savoia avviene nel 1627, ma nel 1631 c'è il ritorno nel Monferrato. Infine la data del definitivo passaggio del territorio cossanese sotto Casa Savoia è il 1711. Fra il 1928 e il 1947 il territorio comunale si è allargato in quanto Cossano ha inglobato Rocchetta Belbo, poi tornato comune indipendente con l'avvento della Repubblica.
L'attuale chiesa parrocchiale è intitolata a San Giovanni Battista ed è di costruzione piuttosto recente, fra il 1939 e il 1942. in ogni caso esisteva una precedente chiesa di cui si anno notizie dal 1280. L'edificio abbattuto per far posto a quello attuale era del XVII secolo. Non sono pochi i vini prodotti sul territorio si va dal Moscato all'Asti Spumante; poi c'è il Dolcetto, lo Chardonnay, la Favorita il Furmentin e la Freisa. L'economia del paese è principalmente agricola: oltre al vino si producono nocciole e frutta. Inoltre sono particolarmente rinomati i tajarin, la pasta tipica delle Langhe.