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Bianca Lancia e gli Astigiani alla corte di Federico II
Su Bianca Lancia ci sono davvero poche notizie e poche certezze, anzi probabilmente l'unica certezza sul suo conto consiste nel fatto che è stata la madre dell'imperatrice bizantina Costanza (nota anche col nome di Anna di Sicilia) e del re di Sicilia Manfredi, ultimo esponente degli Svevi in Italia. E naturalmente anche amante e moglie di Federico II di Svevia che dei suddetti personaggi era il padre.
A dire il vero non si è completamente certi nemmeno che Bianca Lancia fosse il suo nome. Infatti uno dei pochi documenti coevi riporta che l'imperatore Federico II fu padre di Manfredi ex filia domine Blance, filie quondam marchionis Lance. Il testo latino in sostanza afferma che la madre del re Manfredi, di cui non compare il nome, era figlia di una donna di nome Bianca, a sua volta figlia del marchese piemontese Manfredi I e sorella di Manfredi II. Come è possibile che la madre di un re e un'imperatrice sia rimasta tanto nell'ombra? Sono i misteri della storia, soprattutto quella medievale, nella quale poteva davvero accadere di tutto. Una possibile spiegazione sta nell'ingombrante figura di Federico II, che nel corso della sua travagliata e unica esistenza metteva in ombra tutto ciò che gli capitava vicino, ma anche dell'inimicizia (si può tranquillamente parlare di odio) che il Papato ha nutrito verso di lui e dunque anche verso la sua cerchia. Infine è possibile che Bianca Lancia fosse una persona riservata che non amava esporsi, vista anche la posizione delicata in cui si trovava. Eppure nonostante questo è probabilmente la donna più nota fra quelle che hanno incrociato l'esistenza dell'imperatore svevo.
Di Bianca Lancia non sappiamo nulla di certo a cominciare da quando e dove sia nata per finire con data e luogo della morte. Non abbiamo alcuna immagine dipinta, alcuna descrizione. Infatti a contendersi i natali della futura regina di Sicilia sono Agliano e Castagnole Lanze, ma nessun luogo potrà mai rivendicare certezze. C'è chi sostiene che sia nata in Sicilia. Eppure questa vicenda merita, per quanto possibile, di essere narrata anche come specchio di un fenomeno che ha riguardato la piccola nobiltà piemontese in quel periodo, in particolare quella dell'astigiano. Andiamo con ordine. Stando al testo latino precedentemente citato la madre di Bianca Lancia si chiamava anch'ella Bianca Lancia. Renato Bordone sosteneva che non fosse una circostanza così strana, che la madre avesse lo stesso nome della figlia, tuttavia questo ha probabilmente creato confusione fra i cronisti dell'epoca. Se così poco si sa della famiglia dalla parte della madre, ancor meno certezze ci sono sul padre di Bianca. Nessun cronista dell'epoca lo cita, le prime attestazioni arrivano nel XIV secolo e riguardano un signore di Agliano, probabilmente Bonifacio, ma si tratta di testimonianze giunte come minimo 50 anni dopo la scomparsa della figlia. Sta di fatto che alla corte di re Manfredi, il successore di Federico, si trova anche Bonifacio di Agliano, attestato come parente del re.
In questo senso la storia particolare di Bianca Lancia si intreccia con un fenomeno sviluppatosi nella prima metà del XIII secolo nell'area astigiana. Un gruppo di nobili di non grande importanza, caduto politicamente in disgrazia a causa dell'ascesa del Comune di Asti e dell'espansione del suo potere sul territorio, ha preferito cercare fortuna alla corte di Federico II, contando sulla medesima appartenenza politica (la fazione dei ghibellini) e sull'amicizia fra Manfredi II Lancia e l'imperatore. Questo gruppo di potere astigiano è diventato poi influente soprattutto alla corte di Manfredi, figlio di Federico II. Vi figurano i Lancia, i signori di Agliano e i de Canelli. Tutto questo sarebbe merito, in sostanza, di Bianca Lancia. Secondo Bordone è molto improbabile che l'imperatore e la nobildonna si siano incontrati a Agliano. A parere suo si sono conosciuti fra il 1226 e il 1230 in Sicilia. Bianca è stata a lungo amante dell'imperatore, certo non l'unica. I suoi figli, Costanza e Manfredi sono nati rispettivamente nel 1230 e nel 1232. Ma è negli ultimi anni della vita dell'imperatore che avviene qualcosa che rende Bianca Lancia speciale. Secondo le attestazioni dei cronisti (sempre ipotetiche, mai certe), gravemente malata, chiese a Federico di sposarla prima di morire, perché la sua anima fosse salva dal peccato e per legittimare i due figli. La cosa più strana è che Federico abbia accettato, e questo è fuor di dubbio. Nel 1247 Manfredi figlio di Bianca è denominato, nei patti matrimoniali con Beatrice di Savoia, Manfredus Lancea (porta il nome della madre). Nel 1250, alla morte di Federico II, il testamento lo indica come figlio legittimo e gli assegna l'Honor Montis Sancti Angeli, una concessione territoriale tradizionalmente assegnata alle regine, che evidentemente era andata a Bianca al momento del suo matrimonio con Federico e dalla madre è poi passata al figlio, diventato dopo alterne vicissitudini, re di Sicilia. Stando a queste notizie Bianca deve essere morta fra il 1247 e il 1250, portandosi via anche la sua storia.