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Cherasco

Diego De Finis20 marzo 2017

Al contrario di tanti altri comuni della zona, Cherasco ha una data di nascita ben precisa: il 12 novembre del 1243, grazie a un accordo voluto soprattutto dal Comune di Alba con il beneplacito dell’imperatore Federico II di Svevia. Si tratta del classico esempio di villa nova medievale, centro edificato soprattutto per ragioni strategiche, essendo al confine con l’area di influenza astense. A dire il vero prima della nascita della città sul luogo c’era un piccolo, insediamento, un piccolo villaggio. Già alla fine del XIII secolo la città è dotata di un discreto numero di uomini atti alle armi (fra 450 e 500 famiglie ci vivono) e di solide mura, a dimostrazione della sua funzione strategica.

Nel corso dei secoli il centro è cresciuto in importanza: passa presto agli Angiò, (1260) poi ai Visconti (1348).

Molto presto (rispetto ad altri centri del sud del Piemonte) rientra nei possessi del Ducato di Savoia, fin dal 1559, col trattato di Cateau-Cambresis. Ai Savoia piace molto questo centro e la sua architettura, ricca di palazzi storici di grande pregio lo dimostra, nel 1630 i duchi la scelgono come residenza temporanea, per sfuggire alla peste che sta rendendo la vita difficile a Torino e nel 1631 vi si firma un importante trattato che di fatto consegna ai Savoia buona parte del Piemonte.

Palazzo Salmatoris, nel 1796 è il teatro della firma di un nuovo trattato, l’armistizio fra Napoleone e Vittorio Amedeo III che consegna il Piemonte al futuro imperatore. Per questi due episodi storici Cherasco è nota come città delle paci. È stata sede di una nutrita e vivace comunità ebraica e per secoli era nota perla produzione di seta di alta qualità. Oggi è soprattutto una cittadina turistica, grazie al suo splendido centro storico, caratterizzato da preziosi palazzi patrizi, la sua economia si basa anche su una vivace zona industriale e artigianale e sull’agricoltura. Il visitatore dovrebbe anche gustare le sue specialità gastronomiche, ovvero le lumache e i cioccolatini, noti anche come Baci di Cherasco.