Tu sei qui

anViagi 150L’Evento

Una Fiera del tartufo dedicata ai Tabui

Diego De Finis8 ottobre 2015

L’edizione 2015 della Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba è l’evento che catalizza l’attenzione dei visitatori in tutto il territorio del sud Piemonte. Anche perché il Tartufo bianco è definito d’Alba, ma si può trovare su tutte le colline dell’Astigiano e del Monferrato.

Dunque la fiera della capitale delle Langhe catalizzerà l’attenzione su un vasto territorio, sulla sua cucina, le sue tradizioni, i vini, la cultura e il folclore. Questa edizione in effetti si propone di valorizzare alcuni elementi che appartengono alla tradizione più autentica del tartufo. In primo luogo il cane che accompagna il trifoalu. Il titolo di questa edizione è Ci vuole fiuto, proprio per indicare il tabui il cane da tartufo indispensabile perché il suo padrone riesca a trovare quell’autentico tesoro della gastronomia al di sotto del terreno.

Ci sono razze particolarmente indicate per la ricerca del tartufo, come il Lagotto, il Bracco Tedesco, lo Spinone, il Setter, il Fox Terrier, ma sulle colline delle Langhe e del Roero è stato utilizzato soprattutto il meticcio, insomma un bastardino che porta il nome affettuoso e simpatico di tabui, che comunque è stato addestrato proprio per il suo importantissimo compito. Anzi proprio a Roddi è nata una scuola per i cani da tartufo, poi denominata anche università. L’addestramento in questo senso è molto importante.

Come è consuetudine la Fiera autunnale di Alba, in programma fra il 10 ottobre e il 15 novembre, sarà accompagnata da tanti eventi collaterali, sia nel mese di settembre, che successivamente, fra novembre e dicembre, in modo tale che di fatto tutto l’autunno fino alla fine dell’anno sarà caratterizzato da eventi di grande interesse.

A catalizzare l’attenzione del buongustai sarà come sempre il Mercato mondiale del tartufo bianco d’Alba, che si svolge, come di consueto all’interno del Cortile della Maddalena. La fiera è giunta all’85ª edizione e ormai i meccanismi del mercato sono collaudatissimi. Ci saranno ogni giorno di apertura (il sabato e la domenica dalle 9 alle 20) oltre duemila esemplari che arriveranno freschi da tutto il territorio. I consumatori hanno la possibilità di guardarli, sceglierli, tastare con l’olfatto l’inconfondibile profumo. Ogni esemplare viene selezionato e valutato da una commissione di qualità che resta a disposizione dei clienti per tutta la durata della Fiera.

  • Un tartufo importante alla Fiera di Alba. Photo: Stefania Spadoni.
  • Ugo Alciati ad Alba truffle show. Photo: Stefania Spadoni.
  • Gli sbandieratori di Alba durante la Fiera del Tartufo bianco. Photo: Stefania Spadoni.
  • Via Vittorio Emanuele II (nota come via maestra) durante la Fiera. Photo: Stefania Spadoni.

Il tabui è protagonista simpatico soprattutto per i bambini. Quest’anno la fiera ha deciso di dedicare un ampio spazio per i più piccoli all’interno di Palazzo Mostre e Congressi. Qui ci sono giochi didattici dedicati al territorio. Inoltre all’interno di un’area Agility i piccoli possono conoscere tanti aspetti legati ai tabui. Inoltre  possibile divertirsi con giocattoli di legno realizzati in maniera artigianale.

La Fiera naturalmente è sinonimo di gastronomia sopraffina. Come per il tabui,la manifestazione di quest’anno recupera un abbinamento semplice quanto antico, l’uovo e il tartufo, che sono protagonisti dei principali eventi culinari. Ovviamente la valorizzazione avviene in tutte le sue varianti, dall’uovo in cocotte, a quello che si trasforma in pasta per dare vita ai classici tajarin da gustare con una grattata di tuber magnatum pico. Con i Foodies moments c’è la possibilità di partecipare a laboratori, partecipare a dibattiti e show cooking con grandi protagonisti della tavola mondiale. Fra gli ospiti di prestigio: Ugo Alciati ( Guido ristorante Tenuta Fontanafredda di Serralunga d’Alba),  Massimo Camia  (Massimo Camia Ristorante di La Morra), Maurilio Garola (La Ciau del Tornavento di Treiso) Walter Ferretto  (Il Cascinalenuovo di Isola d’Asti), Pasquale Laera (La Rei Boscareto Resort & Spa di Serralunga d’Alba), Marc Lanteri (Al Castello di Grinzane Cavour), Massimiliano Musso ( Ristorante Cà Vittoria di Tigliole), Damiano Nigro (Villa d’Amelia di Benevello), Davide Palluda  (All’Enoteca di Canale d’Alba), Mariuccia Roggero (Ristorante San Marco di Canelli), Luca Zecchin (Guido da Costigliole Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo).

La fiera è anche occasione di riflessione e dibattito. Due quelli da segnalare: domenica 11 ottobre alle 17 nella sala Beppe Fenoglio, nel Cortile della Maddalena, si terrà una tavola rotonda attorno alla figura del tabui e del mondo della cerca. L’incontro prende l’avvio da un’idea della Fondazione Casa del Tartufo Bianco d’Alba di Montà, nell’ambito del progetto della rete museale che vede come protagonisti e partner i comuni di Alba, Roddi e Montà. Il 16 e 17 ottobre, nella sala storica del Teatro Sociale è programmato il convegno scientifico internazionale dedicato allo studio del Genoma del tartufo: Tuber Genomics, organizzato dal Centro Nazionale Studi Tartufo, con il coinvolgimento di importanti centri di ricerca nazionali e internazionali, per fornire dati scientifici sul genoma del tartufo.

Il 9 ottobre viene consegnato il Taglia tartufi d’oro a Gualtiero Marchesi per il suo impegno per la diffusione e alla valorizzazione non solo della cucina italiana, ma, attraverso la Fondazione Gualtiero Marchesi, della cultura, dell’arte e del bello che l’Italia è in grado di offrire al mondo.

Fare un elenco dettagliato degli eventi legati alla fiera è praticamente impossibile. Chi vuole conoscerli può consultare il sito internet: www.fieradeltartufo.org