Tu sei qui

Lidia

Pietro Giovannini17 settembre 2017

“E poi, se la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare.”¹

Citando De André (che citava E.L. Masters) potremmo dire lo stesso di Lidia Alciati, che ha cucinato tutta la vita, anche se da bambina voleva fare la ballerina (che se aveva lo stesso talento per la danza, minimo diventava Carla Fracci!) ed è la più grande cuoca piemontese, ai vertici da quarant’anni.

Oggi Lidia, la signora sorridente che avete trovato in copertina² ritratta da Giulio Morra con gli inseparabili plin, va in pensione.

Lei si toglie il grembiule e noi il cappello davanti all’abilità, lo stile, la simpatia e la semplicità di questa donna.

Beppe Orsini firma³ un’intervista/racconto di cui siamo tutti molto fieri. Speriamo che piaccia a voi lettori almeno quanto a noi.

Vogliamo però rassicurare tutti gli appassionati (ma potremmo ben dire fans, come si usa per le rockstars): il ristorante Guido non chiude anzi raddoppia, come leggerete nell’intervista.

E Lidia? Beh ci ha confessato che continuerà a cucinare, proprio come il Suonatore Jones che a novant’anni ancora suonava e giocava con la vita.

Per intanto sappiamo che ha preso impegni importanti con un certo Guido Alciati… ha un anno e mezzo ed è (al momento almeno) il suo unico nipotino.

E questo potrebbe essere l’ottimo finale di una favola o di un sogno, ma come diceva il prof. Tolkien nel suo bellissimo saggio “On Fairy Tales”: la fine di una storia non è che l’inizio di un’altra più grande.

Auguri di cuore quindi a Piero, Ugo e Andrea Alciati per il loro grande futuro e auguri a voi lettori per il nuovo anno che è ormai alle porte.

 

¹ La canzone è “Il Suonatore Jones” dall’album “Non al Denaro, non all’Amore né al Cielo”, ispirato appunto da “Spoon River Anthology” di Edgar Lee Master. L’ho fatta anche leggere al mio matrimonio, insieme ad una poesia di Petöfi e ad una di Bukowski, dal buon Mario Nosengo.

² Prima e unica copertina dedicata ad un personaggio specifico, di cui poi si parla all’interno. Abbiamo infatti messo anonimi figuranti del Palio, trifolao, bambinette delle Sagre… ma mai fatto una copertina con i protagonisti delle interviste. Per Lidia però l’eccezione era d’obbligo.

³ Beppe, generoso e caotico come suo solito, mi obbliga a lavorare quasi sempre a quattro mani. L’intervista (come altre cose uscite su anViagi) è quindi un parto comune. Lo scrivo perché quella volta sono dovuto tornare da Lidia in extremis a completare le domande della scaletta… Lunga vita ad Orsini comunque!