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Al Museo del Risorgimento la storia della Cinzano

Diego De Finis29 novembre 2017

Il Museo del Risorgimento di Torino, ospita nella stagione autunnale una mostra sulla Cinzano, a commemorazione dei 260 anni dalla nascita del brand (o per meglio dire dell’azienda) che ha segnato il costume e soprattutto è stata una delle icone dell’Italia del mondo per tanti decenni.

La Cinzano nasce a Torino nel 1757, quando i due fratelli, Carlo Stefano e Giovanni Giacomo Cinzano di Pecetto Torinese vengono accreditati come membri dell’Università dei Maestri Acquavitai e Confettieri. Nei primi decenni la loro produzione è diversificata, ma presto si fanno apprezzare anche dalla casa reale dei Savoia per la produzione del loro Vermuth, loro rivendita in via Dora Grossa 18 (oggi via Garibaldi) diventa rinomata. Il XIX secolo è caratterizzato dalla ostante ascesa dell’azienda, soprattutto grazie alla produzione che passa presso gli stabilimenti di Santa Vittoria D’Alba, inizialmente questo laboratorio per la produzione sperimentale di Vermuth era di proprietà di re Carlo Alberto e i proprietari della Cinzano lo prendono in affitto, vero la fine del secolo lo stabilimento viene acquistato e diventa il cuore pulsante della produzione del vermuth e degli spumanti (che si proponevano di far concorrenza ai vini francesi).

Ma è con la fine del XIX secolo che la Cinzano compie il passo che la fa entrare nell’immaginario collettivo. infatti nel 1898 parte la prima campagna pubblicitaria della Cinzano con alcune pagine comprate sulla rivista del Touring club italiano. A fare la differenza è la qualità delle immagini, mai banali, mai semplici pubblicità, ma vere e proprie opere d’arte. Il manifesto del 1898 di Adolf Hohenstein è realizzata in stile Liberty, dinamica e movimentata. Da allora i manifesti pubblicitari della Cinzano seguono le grandi tendenze delle avanguardie artistiche del Novecento, in manifesti mai banali, che per questo entrano nell’immaginario collettivo delle persone. Uno degli autori più apprezzati è Leonetto Cappiello, che crea, fra gli altri, la Donna adagiata su grappoli d’uva, immagine dinamica ricca di movimento e leggerezza che è diventata giustamente il manifesto della mostra e campeggia sul sito internet della Cinzano anche oggi.

Nei primi decenni del Novecento l’azienda piemontese conta società affiliate in tutto il mondo, e la sua attività commerciale rappresenta una buona fetta dell’esportazione italiana. A metà Novecento Nico Edel, illustratore pubblicitario, assume il controllo dell’azienda, valorizzando ulteriormente l’immagine del brand. La Cinzano diventa anche protagonista di un film internazionale, The secret of Santa Vittoria, con Anna Magnani, Virna Lisi e Anthony Quinn. 

Il cuore della mostra torinese, è indubbiamente rappresentato dai manifesti delle campagne promozionali della Cinzano. L’esposizione propone anche una sezione con la storia dell’azienda dalle origini fino a oggi e alcuni oggetti storici e da collezione. come targhe, vassoi, bicchieri e antiche bottiglie risalenti al XIX secolo. 

Per ulteriori informazoni: www.museorisorgimentotorino.it/eventi.php?id=1