Tu sei qui
Ottobre, come sempre, offre al turista un altissimo numero di appuntamenti importanti. Ad Ottobre tradizionalmente si apre la stagione dei tartufi, la gastronomia raggiunge in breve il suo top, arricchendosi di selvaggina, funghi, brasati ed altri piatti che ben si conciliano con un tempo non sempre clemente. Tempo di vendemmia e, senza voler far gli euforici, pare che sia di nuovo una grande annata; tempo di manifestazioni, mostre, rassegne… Di tutto ciò vi terrà informati questo pingue numero d’autunno (sono ben 80 pagine, come già a Settembre). Voglio sottolineare però alcuni eventi che per ragioni diverse, hanno senz’altro una rilevanza maggiore.
Innanzitutto, l’appuntamento di Torino (5-9 novembre) con il Salone del Gusto. La manifestazione di Slowfood e Regione Piemonte tiene fede ai programmi dei mesi scorsi, preannunciando un tutto esaurito (30.000 prenotazioni per i Laboratori) che celebra in modo impeccabile l’enogastronomia del pianeta. Un evento appunto di proporzioni mondiali, in cui i prodotti assoluti, i vini mitici, le cucine più nobili si confronteranno a singolar tenzone per la gioia e la gola di tutti i partecipanti. Carlin Petrini, ideatore dell’evento, ha concepito un qualcosa che esce dal regionalismo, dal confronto geloso, dai mille campanilismi, e proprio per questo, può regalare al Piemonte un ruolo di primissimo piano in tutto il mondo. Una vetrina planetaria in cui ci presentiamo serenamente, senza alcuna soggezione al confronto, e in cui per di più siamo i padroni di casa. Ne riparleremo comunque meglio a Salone concluso.
Mi è piaciuto molto (e ne scrivo ampiamente più avanti) il festival “Astifest, cinema e territorio”: un’ottima strada per unire un discorso culturale ad uno turistico. Proprio il livello culturale alto (come sottolineato nella presentazione del Festival) è stata la conferma più piacevole. Nessuna banalità, grandi ospiti, proiezioni fantastiche, dibattiti brevi e informali, giusto spazio a aperitivi, degustazioni e salotti del vino che hanno sicuramente contribuito a lasciare un’ottima impressione (credo però che Bruno Gambarotta, costretto per contratto ad esserci sempre, dovrà aggiungere qualche buco alla cintura).
Infine non si può non parlare della Fiera del Tartufo di Alba, uno dei grandi traini turistici del territorio: il nuovo ente turismo inizia ad “ingranare” e il programma si presenta davvero vario, e finalmente ben articolato sul territorio.
Tre segnali di buona salute che permettono di ragionare all’ombra confortevole dell’ottimismo.
P.S.: All’esordio, con un itinerario fuori dalle abituali rotte turistiche, Laura Durando di Asti. A Lei un caloroso benvenuto, a voi lettori un arrivederci a novembre.