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anViagi 13L’Editoriale

Dum Du Dum

Pietro GiovanniniOriginariamente pubblicato nel settembre 1998

Treiso, è notte.
Una notte bellissima, nitida e brillante come solo le migliori notti estive.
-dum du dum-
È una notte senza luna e le stelle sono troppe decido di godermi le colline.
Ecco le loro forme buie, impenetrabili, con le luci deboli delle case e sopra quelle più spavalde dei paesi: posso riconoscere uno ad uno i mille campanili di questa notte, semplicemente muovendo gli occhi da sinistra a destra, da sinistra a destra: quasi un’autoipnosi!
Albaretto, Diano, Santa Vittoria, Guarene, Magliano, Barbaresco, Govone da sinistra a destra -dum du dum- e mentre dolcemente mi cullo in questo rollìo, qualcos’altro si muove all’orizzonte, veloce, sgraziato, invadente.
È un faro.

Spesso le colline le paragoniamo alle onde di un mare verde, ma metterci anche un faro mi sembra esagerato anzi non è un faro, sono due, anzi no, quattro e altri quattro, laggiù e quattro ancora più a destra.
Sembrano quelli della Paramount all’inizio dei film si accendono i riflettori ed ecco a voi Hollywood!

No, non è Hollywood, e neanche Cinecittà: sono solo le discoteche dei dintorni (ma con quella potenza di fuoco potrebbero tranquillamente essere a Cuneo o a Torino).
È la moda del momento¹: le discoteche sparano le loro luci quasi tutte le sere, praticamente tutto l’anno ma ormai le usano anche in ogni leva di paese; presto, temo, toccherà alle feste di compleanno

Penso di poterlo tranquillamente definire inquinamento. Sì, non mi vengono altri termini: Inquinamento.

Dum du dum: questi invece sono i bassi, le potenti vibrazioni della musica house, della tecno e di tutta l’altra musica che oggi è tanto di moda. Dum du dum, sembrano i tamburi di Tarzan!
A Treiso (almeno 5-6 km in linea dalla disco più vicina) i bassi arrivano intatti, anzi direi che rimbalzano a lungo tra le colline! Personalmente non frequento molto i templi del divertimento –forse perché non mi divertono?– ma non ho niente di preconcetto contro di loro, né contro chi adora questo tipo di svago.

Semplicemente, visto che io non vado da loro, vorrei tanto che anche loro evitassero di venire da me.

O altrimenti che almeno mi paghino il biglietto di ingresso!

Dum du dum.

Fatelo smettere.
Vi prego.

 

 

¹ Effettivamente, da qualche tempo, le discoteche hanno smesso di trasformare le Colline del Vino in Baghdad durante un bombardamento. Ignoro se per disposizioni di legge, o semplicemente perché è passata la moda. In ogni caso, va bene così.