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Bosia

Diego De Finis30 giugno 2014

Il paese che oggi sorge a 584 metri sul livello del mare è molto piccolo e probabilmente è frutto di un disastro avvenuto nel 1679 avvolto tuttavia da un alone di mistero: infatti sembra che l'abitato, allora in località Rutte, sia sprofondato a causa di una forte nevicata che ha fatto scivolare il terreno già di per sé franoso. Due versioni attestano un destino completamente diverso per gli abitanti del paese: un memoriale conservato nell'archivio di Acqui Terme dice che gli abitanti hanno tutti perso la vita, mentre l'allora arciprete di Castino invece scrisse che lo sprofondamentoento del paese avvenne senza la perdita di vite umane. La conseguenza certa è che l'abitato si è spostato nell'attuale sede del concentrico. Questa circostanza ha determinato la mancanza di manufatti antichi sul territorio comunale.

In frazione San Maurizio si trova l'omonima cappella di proprietà privata; nel concentrico la chiesa parrocchiale è dedicata a San Nazario ed è in stile neoclassico.

Fra il 1928 e il 1947 era stato deciso il suo accorpamento al territorio di Castino, poi con la Repubblica, Bosia è tornata a essere indipendente.

Per quanto riguarda le produzioni tipiche va segnalato il fagiolo bianco già presente anche a Benevello, la nocciola Tonda gentile di Langa e la “bosina” una robiola ottenuta con latte di pecora.