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anViagi 16L’Editoriale

Il 1998

Pietro GiovanniniOriginariamente pubblicato nel 1998

Il 1998 si chiude con il numero che state leggendo e che vi introduce anche al nuovo anno; infatti, come di consueto, il prossimo numero di anViagi uscirà a Febbraio e sarà anch’esso un bimestrale.
Ma pure se questi mesi d’inverno sono meno densi di avvenimenti, non mancano le occasioni per noi giornalisti.
Inoltre con questo numero anViagi si allarga a tutta la Provincia di Cuneo, aprendo appunto con un itinerario sulla bella città subalpina: città d’arte, di mercati, città con un ottimo clima secco, a due passi da un grande comprensorio sciistico.
Le Alpi Marittime, al contrario del loro nome, sono infatti ben innevate e ricche di mete mondane: le stazioni di Limone, Prato Nevoso, Lurisia, Argentera sono un altro nostro grande potenziale turistico, senza dimenticare il fondo (Stefania Belmondo vive e si allena in Valle Stura), per non parlare poi dell’ottima cucina delle valli alpine¹.
Il 1999 porterà quindi anViagi a ampliare la propria area di azione, toccando anche il Monregalese, il Marchesato, Torino e le Regge dei Savoia, Casale Monferrato, il Gavi e completando così la visone turistica del Basso Piemonte.
Chiaramente questi itinerari (che potrebbero essere considerati gite fuori porta) si alterneranno a quelli di Langa, Monferrato e Roero.

Inoltre, probabilmente con il prossimo numero, anViagi procederà ad un piccolo maquillage che speriamo incontri il vostro favore.

Questo numero alcuni amici (e colleghi) esordiscono in redazione: Sandro Prandi e Arturo Buccolo di Alba, oltre a Diego Rubero di Cuneo. A loro un saluto, a voi una buona lettura e ovviamente… buon 1999 a tutti!

 

“Al Salone c’erano tutti
dal Ministro al parmigiano

Al Salone c’erano tutti
col naso rosso e il piatto in mano:

ad assaggiare almeno un poco
senza pretese senza pretese

a salutare almeno un cuoco
e chi salvò il Gusto del Paese” ²

 

 

¹ Continuo a pensare che il semplice dato di fatto che ad un’ora da Barolo si scia, non sia mai stato comunicato e sfruttato appieno: probabilmente ci vorrebbero pacchetti ad hoc, voli su Levaldigi e minibus attrezzati, ma resta senz’altro un richiamo turistico di tutto rispetto!

² Il primo Salone del Gusto resta per me la cosa migliore realizzata da Petrini, insieme con l’Atlante delle Grandi Vigne di Langa. Qui lo sfottevo amabilmente; altre volte sono stato più cattivo. Del resto nessuno è intoccabile (anche se per molti colleghi non è così…vero Repubblica?) o peggio infallibile. Comunque lunga vita a Carlin, che è più simpatico di quasi tutti in questo settore! E così mi sono fatto un po’ di amici…