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Mombercelli

Diego De Finis2 agosto 2017

Mombercelli è il capoluogo della Val Tiglione e in effetti costeggia il torrente Tiglione a 20 chilometri circa da Asti. La sua presenza compare per la prima volta in documenti ufficiali nel 1125. Bonifacio Marchese di Savona lascia in eredità al figlio Ottone Boverio il contado di Loreto in cui era inserito il paese astigiano. Pochi anni dopo, nel 1160 troviamo il centro alleato di Asti, che vi fa edificare una torre nel recinto del castello. Il maniero che vediamo oggi probabilmente non è stato l’unico nel territorio di Mombercelli, ad attestare la grande importanza strategica di questo centro. Dal 1342 il paese entra nell’orbita del Ducato di Milano, per restarci per circa tre secoli. Una situazione favorevole, poiché il titolo di feudo imperiale gli ha garantito privilegi che hanno determinato la sua fortuna commerciale. Nel XVI secolo sono i Maggiolini a esercitare il dominio sul paese, insieme ai Bellone e Asinari di Bernezzo. Le guerre che hanno insanguinato il Piemonte fra Francia e Spagna hanno segnato anche Mombercelli, teatro di scontri e più volte passata da una fazione all’altra; nel 1736 finalmente l’ingresso definitivo fra i domini dei Savoia.

Oggi il paese è sviluppato soprattutto nella parte bassa del territorio comunale. Purtroppo il castello che si trova sulla cima della collina, di cui si possono ancora notare le mura massicce, è in rovina. La chiesa parrocchiale, dedicata a San Biagio, è seicentesca e il comune ospita anche una chiesa evangelica eretta alla fine del XIX secolo dallo stile anglosassone.

Fra le istituzioni culturali si segnalano il Museo di arte moderna e contemporanea, allestito in collaborazione con Asti, e quello della Vite e del vino.