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anViagi 11L’Intervento

Il senso del gusto

Piero AlciatiOriginariamente pubblicato nel luglio-agosto 1998

Spesso parlare di cibo è piacevole almeno quanto mangiarlo. la sensibilità del palato ci trasmette informazioni fondamentali, su quello che stiamo mangiando, che possono suscitare emozioni. Riuscire a mandare a memoria queste sensazioni aumenta il piacere che si prova quando ci si avvicina ancora a quel cibo, ma ancor di più rende viva la sensazione quando di cibo si parla soltanto. 

Una ricetta dove gli ingredienti si sposano armonicamente nei dosaggi dettati dalla preparazione, il profumo ed il gusto delle vivande, la grande gamma di sensazioni di un vino superiore possono quindi assumere valenze diverse da quelle legate alla necessità di alimentarsi e diventare argomento piacevole di conversazione elevando il valore del convivio. Convivio, Cum vivere, cioè vivere insieme, esprime la comunione del cibo alla vita dove l’atto del mangiare non è solo il modo per rendere possibile la vita stessa ma miglioramento dell’esistenza attraverso il piacere che deriva dall’apprezzare quello che si mangia insieme agli altri. 

Plutarco nelle Dispute conviviali dice: “non ci invitiamo l’un l’altro per mangiare e bere semplicemente, ma per mangiare e bere insieme”.

Il rito della tavola assume quindi un valore simbolico dove sedersi allo stesso desco esprime appartenenza, e può regolare i rapporti che esistono all’interno della comunità così come succedeva nell’antichità, con riti e cerimoniali più rigidi, oggi, in modo molto più informale e democratico, si invitano gli amici a cena per il piacere di passare una serata insieme, ed il cibo assume ruolo di legante e di catalizzatore dei pensieri e quanto più riesce ad essere piacevole veicolo di felicità tanto meglio riuscirà il convivio. 

Nel corso dei secoli il cibo ha poi assunto significati diversi, da simbolo metafisico, a elemento sacrificale, a culmine della comunione con Cristo nel rito della Messa nella cultura Cristiana, a grado di distinzione sociale, caricato poi di mille significati nella tradizione e nelle superstizioni popolari ma sempre diretta espressione del modo di vita di una società, riflettendo quindi il grado di cultura e di emancipazione che i popoli hanno saputo raggiungere.